giovedì 30 ottobre 2008

Saprai che non t’amo e che t’amo

Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.
T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.

Pablo Neruda

E poi dicono

E poi dicono.
E poi dicono che noi giovani non vogliamo lavorare, dicono che non abbiamo più i valori di una volta, dicono che non crediamo più a niente.
E poi dicono che si stava meglio quando si stava peggio, dicono che non c'è più tolleranza, che sta andando sempre peggio.
Dicono che "ci dovevi pensare prima", che se non fai subito qualcosa poi sarà sempre più difficile.
E poi non capiscono che "gli altri, la gente, le persone, la società" sono realtà in cui anche loro stessi sono compresi. Come io stessa sono presente in queste parole.
E non capiamo che puntando un dito verso qualcuno ci sono almeno altre 3 dita puntate verso di noi.
Io alzo le mani.

sabato 18 ottobre 2008

E quindi?

E quindi?
Avete presente quelle persone che parlano per frasi fatte?
Quelle persone che fanno del luogo comune la loro filosofia di vita?
A me è capitato di incontrarle. Sembrano degli enormi jukebox dai quali ad ogni monetina esce fuori una banalissima, scontatissima e inutilissima ovvietà sulla vita, l'amore, il sesso, il gioco d'azzardo.
Queste persone potrebbero camparci una vita intera perchè esiste una frase fatta per ogni cosa.
Finchè si parla di luoghi comuni la cosa è più sopportabile dato che il luogo comune è contestabile in base alla situazione in questione.
Ma quando si tratta delle ovvietà lì allora c'è un'unica risposta, che spontanea e irrefrenabile esce fuori dalle mie labbra: e quindi?!
Per non cadere in discussioni inutili e senza senso questa è l'unica risposta che so dare.
Non fraintendetemi, i luoghi comuni e le frasi fatte se qualcuno le ha inventate a qualcosa dovranno servire (sicuramente saranno nate in conversazioni prive di argomenti), e mi capita di usarle per carità.
Ma voglio fare un appello: usatele con moderazione, perchè il troppo storpia :-)

domenica 5 ottobre 2008

Benvenuto al Teatro del Torrino


In un’epoca in cui tutto è “di massa”, dove il multisala divora il piccolo cinema e il centro commerciale soffoca il negozietto, c’è bisogno di un luogo in cui le persone possano condividere esperienze e sentirsi parte di una comunità; un posto fatto di cultura, divertimento, passione e curiosità.
Nasce con questa intenzione il Teatro del Torrino.
A distanza di 8 anni dalla sua costruzione, la sala pluriuso Giuseppe Mees, da quest’anno, grazie alla concessione e alla disponibilità del parroco don Massimo e dei viceparroci, sarà luogo, non solo delle importanti iniziative parrocchiali, ma di una ricca e coinvolgente stagione teatrale. La gestione e direzione dello spazio e delle sue iniziative è affidata a Luca Pizzurro e Fabio Di Dio Busà, appassionati ed esperti di teatro.
Da questo ottobre infatti avranno luogo corsi di recitazione base e avanzata, corsi di regia e scrittura teatrale, corsi di recitazione per bambini, teatro comico, stage come aiuto regista e musical.
Il Teatro del Torrino propone inoltre un interessante programma di spettacoli Matinèe per le scuole elementari, medie e superiori. Hansel e Gretel, Pirandello, Anna Frank e molti altri sono i personaggi che i ragazzi potranno incontrare e conoscere grazie alla compagnia Viaggi&Miraggi pronta a mettere impegno e passione al servizio del pubblico.
Da Ottobre per tutti è in programma una stagione teatrale che spazia dalla poesia alla musica, dalla tragedia alla commedia.
La sala infine rimane uno spazio disponibile per l’affitto di qualsiasi iniziativa di natura artistica o culturale come prove, saggi, concerti o letture.
Alla base dell’iniziativa c’è la volontà di portare l’arte del Teatro nei quartieri periferici di Roma, perché tutti ne possano godere grazie ad una struttura adeguata e ad un programma vario e di qualità.
Il nuovo Teatro del Torrino nasce dalla considerazione dei due responsabili, Luca Pizzurro e Fabio Di Dio Busà, del teatro come luogo in cui da sempre vivono insieme impegno, passione, dedizione, emozione e talento; dove si mescolano realtà e finzione, cultura e fantasia.
L’invito agli spettacoli è rivolto a tutta la comunità perché questi eventi possano essere i primi di una serie di successi: il teatro è un’emozione da vivere insieme e non c’è protagonista più importante del pubblico.

Per informazioni:
Luca Pizzurro 3388193oo1
Fabio Di Dio Busà 3472114854
www.teatrodeltorrino.it
www.viaggimiraggi.com

Ricordo di un viaggio